Esistono due approcci nella gestione dei servizi IT e dell’ambiente tecnologico di un’azienda: il break-fix e la gestione proattiva di un MSP.
Dove sta la differenza? Innanzitutto, chiariamo i concetti di break-fix (letteralmente “si rompe-lo aggiusto”) e di approccio proattivo tipico di un MSP (Managed Service Provider):
- BREAK-FIX
Si tratta della classica “chiamata” attraverso la quale il fornitore dei servizi IT di un’azienda viene allertato rispetto a una situazione critica che si è palesata. Il fornitore, quindi, viene attivato quando il guasto o il problema sta già mettendo in difficoltà l’azienda.
- APPROCCIO PROATTIVO
Grazie ai servizi gestiti da un MSP (Managed Service Provider) all’azienda viene garantito il monitoraggio costante e la manutenzione sempre aggiornata sulla sua infrastruttura IT. È un approccio che tende a prevenire e a limitare il pericolo di fermi aziendali. Molto spesso i dipendenti dell’azienda non si rendono nemmeno conto del problema perché grazie al monitoraggio 24/7 della rete IT è lo stesso MSP ad intervenire da remoto, senza bisogno di essere allertato dal cliente. Questo tipo di approccio è possibile solo scegliendo un partner tecnologico esperto, con le migliori competenze IT necessarie in quel momento. La gestione proattiva permette, quindi, di valutare e intervenire in tempi brevi per scongiurare eventuali down-time.
Un esempio pratico che spiega la differenza tra il break-fix e l’approccio proattivo di un MSP
CASO 1: BREAK-FIX
L’azienda XYZ si è dimenticata di rinnovare l’antivirus sui PC dei suoi dieci dipendenti. Quando se ne ricorda? Nel momento in cui il PC di un dipendente smette di funzionare a causa di un virus, che ben presto raggiunge anche le altre postazioni. Risultato: dieci persone ferme, che non possono lavorare perché gli hardware e i software, i dati, i programmi e le e-mail non sono utilizzabili. Il tecnico fornitore che interviene di solito in caso di problemi sulla rete IT viene allertato. Al momento della chiamata sta però risolvendo un problema presso l’azienda di un altro cliente; quindi, sarà disponibile non prima di un paio d’ore. Le ore di inattività, intanto, diventano un costo per l’azienda, ma non è il solo: quanto costerà l’intervento del tecnico IT? Chissà: dipende dalle ore che impiegherà per il ripristino, dalla gravità del danno e da molte (troppe) altre incognite.
CASO 2: MSP
L’azienda XYZ ha stipulato un comodo e vantaggioso contratto a canone personalizzabile con Core Up di Brescia scegliendo i suoi servizi per la gestione proattiva della sua infrastruttura IT. Il fornitore si occupa autonomamente di rinnovare l’antivirus per conto dell’azienda perché monitorare l’ambiente informatico garantendone la sicurezza rientra nei suoi compiti. Risultato: l’azienda XYZ lavora serena concentrandosi sulla propria attività, quella che genera fatturato, senza pensare alla salute degli strumenti che le servono per operare. Nessun rischio di tempi morti o fermi di lavoro, continuità garantita, monitoraggio costante e costi certi.
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